Wilier 305- fat bike

Cari amici bikers oggi vi comunico la prova di un test che ho collaudato pochi giorni fa… La Fatbike dicesi CiccioBike sulla sabbia. L’inverno del 2015/2016 l’ho provata sulla neve ed ero proprio curioso di testarla in un posto dove di sabbia ne hanno in abbondanza… in Veneto. Precisamente l’ho usata nel Delta del Po. Ho voluto suddividere la prova “Ciccio” in due modi la prima in versione familiare e la seconda più da bikers cinghiale (che mi riesce mooooolto bene), anche se in entrambi i casi questa Wilier mi ha lasciato a bocca aperta in quanto sulla sabbia si è dimostrata spettacolare. Per la prima volta sono riuscito a scorrazzare su e giù per le lunghissime spiagge senza sprofondare come di solito capitava con le Mtb classiche. Io e Marculin abbiamo fatto km e km passando su tutto quello che capitava senza problemi, sabbia, porfido, marciapiedi, lungomare, erbacce, ghiaia, asfalto e persino sulle “cagatreppole”. Sia la Ciccio grande e sia la mini-Ciccio sono veramente delle bici da portarsi al mare. Divertentissime in tutto anche usandola in modalità cinghiale si è dimostrata impressionante, con le sue ruotazze da “euro cargo” non ti accorgi di cosa stai calpestando. Sicuramente meno adatte per asfalto ma per tutti i tipi di sterrati è super divertentissima. Secondo me è da considerarsi una bici diversa dalle classiche Mtb con ruote normali, alle prime pedalate di rendi subito conto di quanto sforzo serve per partire ma dopo 5 minuti capisci subito che non è stata fatta per partenze a razzo e rilanci rapidi, ma ben sì un vero e proprio trattore da passeggio con cui godersi il panorama passando sopra ogni cosa accompagnato dal profumo del mare e da tutti le esclamazioni più divertenti che abbia mai sentito dei veneti alla quale passavamo vicino quasi come se fossimo alieni… “Varda Bepi che ruote masa grandi…”

Concludo con il sostenere in modo sempre più convinto la mia teoria su queste bici dal loro look  bellissimo e unico. La Ciccio è indicata come seconda bici da utilizzarla quando hai voglia di uscire dai soliti schemi, godersi la gita; fregandosene di fare attenzione alla pietra, al tronchetto, al fusal o di passare dentro o fuori alla bealera insomma far muovere le gambe apprezzando tutto quello che abbiamo intorno con quel sorrisino da Gadan. Quasi come da bambino facevi quando riuscivi a fare l’impennata più lunga del tuo amico e tutti ti ammiravano come un idolo…Sulla Wilier 305 è proprio così, tutti gli ostacoli si annullano come fossi un supereroe.