Cyclo Avigliana | Paola
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Paola

Paola

Il mondo visto dallo spazio appare tondo e colorato. I satelliti girano intorno, senza pausa, senza meta apparente, ma con sostanza e controllo.

Paola li vedeva da vicino, prima che volassero, prima che la loro orbita fosse un ampio cerchio attorno alla Terra;ne curava i dettagli, la qualità, ne consentiva la partenza. Contribuiva a realizzarne il futuro fatto di trasmissione e ricezione.

Figlia dell’acqua dal lago di Avigliana a quello di Costanza, passando per l’Olanda, la vita di Paola è stata caratterizzata da una costante: il rapporto con le persone, linfa vitale per un’esistenza serena.

Dalla laurea in Chimica dei materiali al legame con la sua valle, la vita la portò prima in Olanda e poi in Germania, ampio polo di costruzione di quelle macchine volanti. Lo sguardo seguiva la scia, ma il cuore rimaneva in Italia.

Non che i tedeschi si impegnassero a creare un ambiente piacevole attorno a lei… Rigidezza di costumi e quello sguardo verso un italiana che non faceva gelati ne pizze: come poteva essere brava a seguire la lavorazione di un satellite? Cosi i chilometri erano infinti come i minuti passati a guardare fuori dalla finestra quel mondo cosi pulito e perfetto da essere asettico. Anche di emozioni.

A casa c’era quella vita costruita e desiderata che affannava senza di lei, che silenziosa affrontava il cammino di crescita, fatto di tante ore di lavoro e poche di sonno.

Facile, quasi unica la decisione: ciao ciao Germania… eccomi Germena!
In una vita i mattoni che hai usato per costruire una certa idea di futuro, possono essere spostati e riutilizzati per cambiare idea.
Cosi dalla chimica dei materiali a quella delle biciclette, senza la presunzione di saperne di più, ma con la consapevolezza e la capacità di imparare. All’occorrenza anche offrire consulenza tecnica, sicura e precisa. Non ostentata, offerta… se ti interessa.
Avere a che fare con la specie Homo ciclabilis, non è cosa da poco: ne passano di tutti i colori, da quelli con le idee chiare (pochi) a quelli che nemmeno sanno perché sono entrati ma magari escono contenti, agli altri (a volte davvero troppi) che con fare suffciente passeggiano guardando i grammi di differenza tra i pedali, o la lama di luce che fa cambiare il cromatismo del casco. Ma poi decidono che quella sfumatura proprio non si addice al colore esclusivo della loro divisa. Oppure quelli che chiedono un consiglio, ma non si fidano della parola di una donna e aspettano Andrea. Per avere la stessa risposta! Quanta pazienza! Fortuna che qui passano anche tanti amici, persone aperte e sincere che non seguono la marca, ma vengono da te perché vogliono essere tuo cliente. Non di qualcun’altro.

Al fianco i compagni di sempre, quelle monta- gne di pelo dai nomi duri e spigolosi e l’aspetto morbido e rotondo: prima Matilda e Manfred, adesso Hainer e Jorghe, due bovari del Bernese che osservano dal basso verso l’alto, con fare placido e paziente il mondo che ruota loro attorno.

Fanno parte della giostra della loro vita, un carosello fatto di parole, pensieri e progetti che ancora frullano nella testa: ieri la chimica, oggi la bicicletta, domani chissà, magari lo street food itinerante.

La capacità di interagire con i clienti, il sorriso sempre aperto e la visione chiara di dove è necessario dirigere la prua, anzi il manubrio, di questa cyclo avventura, fanno di Paola un elemento di fondamentale equilibrio. Non solo per la scelta del Fucsia con cui ha colorato i muri del negozio, ma per la solidità di una scelta condivisa.

Scritto da Pietro Bastianelli

 

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