Cyclo Avigliana | Pillole da Bricherasio
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Pillole da Bricherasio

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Pillole da Bricherasio

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Pillole (amare) da Bricherasio:

oggi GF “La Comba Oscura”, dopo l’edizione epica 2013 il cambio di data in calendario, la scelta di un mese notoriamente poco piovoso e le aderenze politico-religiose dell’organizzazione hanno fatto sì che… non cambiasse nulla o quasi dallo scorso anno… Pioggia alla partenza, a tratti durante la gara, un’umidità da foresta tropicale, ma tutto sommato poteva andar peggio.
Infatti è andata peggio, ma non per il meteo: ore 10 pronti via, il president come sempre “pansa a tera” inizia la sua consueta lotta con il cronometro, ma alla prima discesa, complice un diverbio con un masso che non voleva saperne di spostarsi (infischiandosene del carisma del nostro eroe), buca (o meglio piega un cerchio) e si trova con gomma e morale a terra. Gli altri 3 moschettieri fucsia intanto passano, Roby ritrova pressione (alla gomma) e morale e riparte (sempre “pansa a tera”) e con pochi colpi di pedale recupera sul cronista (che, non avendolo visto fermo, pensava fosse già al secondo giro, sulla scia della moda introdotta da Porro – al posto del pasta party altro giro del percorso…-). Scambio di battute di rito e “pansa a tera” il nostro super eroe (altro che quelli incontrati da Renato & C. sull’Izoard….) sparisce nuovamente.
Qualche chilometro e, al posto dell’abituale Madonna del biker che compare una o più volte durante le competizioni, al nostro cronista si materializza nuovamente (…che palle!!!) l’inconfondibile sagoma del President, chino disperato sulla ruota posteriore: dopo aver pensato: a) faccio finta di essere al telefono, b) simulo una discussione con un concorrente immaginario, c) saluto lo zio di Pavia (ved. cronaca dell’Assietta), il mio spiccato senso del dovere e della gerarchia (…e la paura di tornare in treno da Bricherasio…) mi impone di fermarmi e di chiedere (ovviamente era così per dire) se aveva bisogno di qualcosa.
Tra i vari nomi di santi usciti dalla regale boccuccia, decodifico che gli avrebbe fatto piacere avere una camera d’aria, ed allora, con un ghigno alla Fred Buscaglione mi lascio scappare “certo, prendi la mia, tanto io non buco mai…”.
Così, dopo un veloce pit stop, me ne vado contento come un boy scout, fantasticando, vista la buona azione, di essermi assicurato una 29′ top di gamma abbinata ad un frigorifero offerti dalla ditta Vacchina.
E qui la tragedia: in un tornante in salita, nonostante la ridotta velocità, offro ai 2 spettatori un controsterzo degno di una Subaru wrc su di un fondo innevato, e mi ritrovo fermo con la gomma completamente a terra ed uno dei 2 spettatori (il bambino più grasso del mondo che rigorosamente in piemontese mi faceva notare che la gomma “a l’era mola”), mentre l’altro (il volontario più grasso del mondo) continuava a chiedermi se avevo una camera….
Il seguito è facilmente immaginabile, sosta forzata ad un ristoro e attesa di un passaggio per Bricherasio.
Anche Mauro, comunque, non è rimasto con le mani in mano: non conoscendo la morfologia del territorio ha pensato bene di ispezionare da vicino, molto vicino, il terreno, provandone la consistenza con numerose parti del corpo, ma nonostante il manubrio “alle 23″ e un costato che ricordava la passione di nostro Signore, portava a termine brillantemente la gara.
Di Mauri, invece, poco da dire: dopo esser finalmente riuscito a far fuori, con mezzi ovviamente illeciti, il compagno-avversario di categoria (si parla di Elite, ovviamente), il nostro Stefano, non trovando stimoli si è accontentato di una gara senza inconvenienti, ignorando le provocazioni di Porro (il vincitore n.d.r.) che voleva ingaggiare con lui una gara nella gara, portando a termine la prova anche lui brillantemente.
Comunque qualcosa di positivo c’è stato: al ritorno a Torino Roby ed io (sempre “pansa a tera”) siamo riusciti a non bucare nemmeno una volta gli pneumatici della vettura presidenziale!!!
alla prossima….

di Enrico Ciancetta

 

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